martedì 29 settembre 2009

Chi vuole il 'lodo Polanski'?

Giusto per buttarla in politica, ma ho l'impressione che molti fra quanti vorrebbero fare carta straccia del cosiddetto 'lodo Alfano' si trovino oggi nel novero di chi firmerebbe immediatamente per l'introduzione di un 'lodo Polanski'. Certo, meglio i film (non tutti) di Roman, delle malefatte e delle omissioni dei politici, ma un minimo di coerenza non guasterebbe. Qualcuno più uguale degli altri c'è sempre: non rimprovero al regista di essersela svignata dagli USA, giacché anche il peggior mascalzone ha il diritto di cercare di farla franca (umano, troppo umano, al punto di apparire meschino, quantunque artista di vaglia), ma non perdono ai frenetici firmaioli lesti a dimenticare che uno stupro è uno strupro, come una rosa è una rosa, questo strabismo snobistico. Però, forse, è vero che l'arte non monda i peccati, ma li rende più affascinanti. Signori miei, un certo maledettismo d'accatto non è mai morto, donde ecco l'indulgenza plenaria per un uomo poco più anziano di un vecchio pianista da piano bar 'malato' di lolitofilia.