venerdì 13 aprile 2012

Risposta al montiano Marsonet

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Non sono un bokkoniano e non sono manco laureato, perciò dovrei starmene zitto e umile e sottomesso al cetriolo gigante approntato da quei pozzi di scienza economica calati dall'empireo quirinalizio a miracolo mostrare? Tutti insieme, quelli della Lodensprung, dal passerotto alla fornerina, mi stanno forse conducendo verso la magica Shangri-la, con l'aiuto dello sherpa Befera, uso ad arrampicarsi su un Himalaya di specchi per giustificare come mai il tanto magnificato recupero dell'evasione abbia finora sortito l'ennesimo 'ottomila' di tasse e balzelli, in luogo del topolino di un minimo abbassamento di una qualsivoglia accisa, foss'anche riferita al terremoto di Messina? Andassero a spalare il mare, Mariuolone e Lady Tears, giusto per raccogliere la rumenta di
una gabella sull'orchite dei pesci! Ella, caro professor Marsonet, appartiene di diritto alla schiatta degli utili intelligenti, abbagliati per troppa scienza dal sole malato del dio Fisco-Aton, l'unica divinità degna di essere adorata in pieno XXI° secolo con sacrifici umani! Con quale toupé ci viene a proclamare non esservi alternativa al dissanguamento generalizzato e alla prostituzione di chi
gode a manutenere il priapo bancario, che nega prestiti al colto e all'inclita pur di non sganciare un dindo di quelli elargitigli da Mastriccionia (che fa rima con Babilonia, la gran puttana dell'Apocalisse)? Pozzi, sì, ma senza fondo... al pari dei partitanti, delle camusse e delle marcegaglie che si strusciano loro addosso!


P.S. - Mi scuso per l'inusuale (per me) abbondanza di punti esclamativi. Confesso di averne raccolti molti per strada, cercando di star dietro agli adulatori del Sobrio, che li perdevano fin dalle maniche, come avviene ai bari di professione.